I Termini

Cosa sono

Chiamati anche “confini” (fines), sono 60 suddivisioni irregolari dello Zodiaco subordinate ciascuna a un pianeta, Sole e Luna esclusi. Di origine molto antica, ne parlano Claudio Tolomeo nella sua Tetrabiblos, Marco Manilio negli esametri del suo Astronomicon, Giulio Firmico Materno.

È opportuno sapere che di questi termini ne esistono cinque versioni: una caldea (o babilonese), una egizia, una tolemaica, una indù e un’altra, anomala, che Vettio Valente ascrive a Ermete e che include (ecco perché anomala) il Sole e la Luna; quest’ultima versione non viene qui presa in esame.

Come si usano

Si osserva in quale termine un pianeta, una cuspide di Casa o altro elemento oroscopico vengono a trovarsi, e da lì trarremo il relativo responso.
Si dice che se un pianeta si trova nei suoi termini ne viene rafforzato, e però viene anche detto che un pianeta malefico nei suoi termini sarà meno pericoloso, mentre un pianeta benefico si sentirà ostacolato: così Saturno, nel terzo termine leonino (che è appunto termine saturniano) si sentirà a suo agio e perderà buona parte della sua maleficità, magari procurando i favori dei grandi o dando successi politici; e però se qui si trovasse Venere vien detto che avrà pochi o punti figli o che si legherà a persone anziane o che vivrà insoddisfazioni negli affetti.

TERMINI CALDEI

Sono fondati sulla Triplicità (Fuoco, Terra, Aria e Acqua) e hanno suddivisioni che sono a scalare: 8° il primo termine, 7° il secondo, 6° il terzo, 5° il quarto e 4° il quinto, per un totale di 30°, e questo per tutti i Segni.

La Triplicità di Fuoco inizia con Giove, quella di Terra con Venere, quella di Aria con Saturno nel giorno e Mercurio nella notte, quella di Acqua con Marte; i pianeti vengono poi collocati secondo questo ordine: Giove, Venere, Saturno, Mercurio e Marte.

Il primo termine di 8° è assegnato al pianeta signore della Triplicità stessa, il secondo al signore della successiva Triplicità, il terzo e il quarto ai signori della terza Triplicità, infine il quinto termine al signore della quarta Triplicità.

Nella tabella che segue la voce Fuoco vale per i Segni Ariete, Leone e Sagittario. La voce Terra per i Segni Toro, Vergine e Capricorno. La voce Aria per i Segni Gemelli, Bilancia e Acquario. La voce Acqua per i Segni Cancro, Scorpione e Pesci.
Questo è in pratica l’antico metodo babilonese. Non ha avuto fortuna, e i più usavano il sistema egizio.

TERMINI EGIZI

È quello che ha avuto più espansione, “sponsorizzato” anche dallo stesso Tolomeo: “Di queste due dottrine (la caldea e l’egizia) si deve comunque prestare più fede a quella egizia, poiché appropriatamente è stata trascritta sulle tavole dagli scribi […]”(Tetrabiblos, I, 21). È più complesso di quello caldeo e non mancano certo delle incongruenze messe in risalto anche dallo stesso Tolomeo.

Questo sistema si basa sui domicili, e però non si capisce come mai alcune volte questo ordinamento viene seguito altre volte no; dice appunto Tolomeo: “L’egizia, come è generalmente insegnata, non segue però sempre un ordine stabilito, attribuendo i primi gradi del segno al signore del domicilio, ora al signore del trigono e qualche volta pure a quel pianeta di cui il segno è esaltazione. Infatti, se essi considerassero il signore del domicilio ci si potrebbe domandare perché nella Bilancia attribuiscono il primo termine a Saturno piuttosto che a Venere…..Se essi badassero, al contrario, al signore del trigono, per quale ragione dovrebbero attribuire a Mercurio il primo termine del Capricorno, piuttosto che a Venere?” (Tetrabiblos, I, 21).

Sta di fatto comunque che questo sistema, complice la divulgazione che ne hanno fatta personaggi come Vettio Valente (astrologo del II sec.d.C.) e Firmico Materno, è quello che più si è imposto sugli altri e comunque quello che condivide il primato di simpatia assieme al sistema cosidetto tolemaico. È comunque quello più usato anche oggi.
Dei termini egizi vengono dati anche alcuni significati così come ci sono stati tramandati dalla tradizione (tabella seguente).

TERMINI TOLEMAICI

Nella sua Tetrabiblos Tolomeo dice di essere venuto in possesso, per non si sa quale strada, di un antichissimo libro con le pagine consunte e alcune illeggibili che parlava di un sistema antico di termini. Per stabilire l’ordine dei termini dei pianeti si faceva lì riferimento alle esaltazioni, ai trigoni e ai domicili. È un sistema assai complesso e tiene conto di un numero considerevole di cavilli; così, ad esempio, se un pianeta possiede due prerogative in uno stesso Segno a questo viene data la prima posizione, anche se questi risultasse malefico; e però se di tali prerogative non se ne incontrano il pianeta malefico sarà trasferito all’ultimo posto.
Ci sono seguaci sia di questo sistema che di quello egizio precedentemente esposto, ed è difficile dire quale dei due sia più efficace; comunque, siccome quello egizio è quello che ha goduto di una maggiore applicabilità sul campo, lo fa preferire se non altro per le verifiche che su di esso possiamo fare.

TERMINI INDÙ

È il sistema più semplice che si conosca. Esiste infatti una sola serie di termini disposti però in modo che i Segni maschili hanno una sequenza, mentre per quelli femminili tale sequenza è assunta in senso inverso.
Per quanto ne sappia nessun astrologo occidentale ci ha lasciato esperienze tratte da questo sistema, il che fa pensare che venisse usato esclusivamente nella sola astrologia indù.

Per i Segni: Ariete, Gemelli, Leone, Bilancia, Sagittario, Acquario

Per i Segni: Toro, Cancro, Vergine, Scorpione, Capricorno, Pesci