La casa di Dio

La casa di Dio
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Le Case Derivate sono un sistema di lettura del Tema astrale già conosciuto dagli antichi ma che è stato modernamente sistematizzato dall’astrologo francese Eudes Picard (1867-1932).

Tutto poggia sul fatto che ogni Casa può essere vista come una “Prima Casa”, così che la successiva diventa una “Seconda”, quella dopo una “Terza”, ecc.

In pratica ogni Casa assume un valore a se stante, così che possiamo contare la successione delle Case da qualsiasi punto del Tema: in questo modo la Casa di partenza diventa il soggetto della questione, così che le successive Case contate a partire da questa diventano le sue “derivate”.

Ciò è possibile perché ogni Casa ha un suo preciso significato, e infatti in un Tema Astrale noi vediamo non solo il soggetto titolare di questo Tema (Casa Prima) ma anche, ad esempio, i suoi fratelli (Casa Terza), oppure i suoi genitori (Casa Quarta), o ancora il suo partner (Casa Settima) o i suoi amici (Casa Undicesima), ecc.

Così facendo però noi abbiamo preso la Prima Casa come rappresentante del soggetto in questione, quindi come punto di partenza, ma se invece del soggetto titolare del Tema volessimo indagare sui suoi fratelli, allora dovremmo prendere come punto di partenza la Terza Casa, che così diverrebbe la “Casa Prima” dei fratelli; in tal modo, ad esempio, se voglio sapere qualcosa sui figli di mio fratello, siccome i figli si leggono nella Casa Quinta, dovrò contare cinque Case a partire dalla Terza, e mi fermerò alla Settima che in questo caso mi darà informazioni sui figli di mio fratello.

In pratica il significato delle Case non cambia: la Nona rimane sempre una Casa che ha a che fare con i viaggi, la Quinta con i figli, la Seconda con il denaro guadagnato, ecc.; quello che cambia è “il soggetto”, cioè il punto di partenza del conteggio delle Case.

Utilizzando questo sistema è possibile ampliare di molto il significato delle Case con notevole guadagno per l’analisi stessa del Tema, ma anche accedere a informazioni celate all’interno dello Zodiaco altrimenti non reperibili o percepibili.

Prendiamo ad esempio la Nona Casa.
Gli antichi chiamavano questo settore “Dio”. Possiamo quindi prendere questo come Prima Casa di Dio. Se ora da qui andiamo avanti quattro Case dovremmo trovare la “casa” di Dio, la sua Quarta Casa, cioè dove abita Dio. Quattro Case avanti arriviamo alla Dodicesima, la Casa degli emarginati, dei reietti, degli ultimi della società. È lì che abita Dio, e, se ci pensate, questo è cristianamente ineccepibile: Dio abita in mezzo agli ultimi, ovvero: «Beati gli ultimi perché saranno i primi nel Regno dei Cieli» . La Dodicesima è quindi il Regno dei Cieli, né più né meno, e quella sarà la Prima Casa degli ultimi.

Possiamo anche andare avanti. Se dalla Dodicesima passiamo alla Prima Casa saremo al cospetto della Quinta partendo da Dio (che era la Nona), e la Quinta è la Casa dei figli, no?: ecco che in Prima Casa vediamo il Figlio di Dio. Ma se la Prima Casa è in analogia con il primo Segno, l’Ariete, allora l’Ariete simboleggia il Figlio di Dio, ed ecco l’Agnello di Dio.

Potremmo continuare e scoprire molti altri elementi relativi ad altre Case.
Credo concordiate che tutto questo apre nuovi scenari entro i quali lo studioso di astrologia può inoltrarsi scoprendo via via elementi e informazioni a prima vista non visibili ma che lo Zodiaco racchiude dentro se stesso da millenni. Buon viaggio!

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