Terrorismo astrologico

Terrorismo astrologico
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A sentire certe storie, a vedere come orde di amateur predictors ignoranti e superbi hanno ridotto la “scienza delle stelle” vien quasi da vergognarsi a dire che fai l’astrologo.

E non è da ora, purtroppo, visto che quest’arte è sempre stata – ancor più dal 1572 quando l’università di Bologna soppresse definitivamente la cathedra astrologica – un territorio di conquista di bande più o meno organizzate o di barbari individui.

Oggi, a parte la selezione attuata dal Centro Italiano Discipline Astrologiche con le sue scuole e il suo albo, non esiste in Italia un setaccio serio che possa fare da filtro, e così ti ritrovi accerchiato da una massa di astrologi (?) che accovacciati sulla loro ignoranza e megalomania sputano sentenze e predizioni a raffica e soprattutto a casaccio.

Ovviamente non sono iscritti a nessun albo – privato o meno che sia – anche perché non riuscirebbero nemmeno a passare i test di ammissione, ma se lo fossero andrebbero radiati istantaneamente, marchiati a fuoco e i manifesti con la loro faccia attaccati ai muri della città. Purtroppo l’astrologia non è una materia legalmente riconosciuta e così può essere preda di chiunque, assalita da chiunque, usata come meglio piace. Con tutti i danni che ne conseguono.

Tempo fa mi scrisse una signora chiedendomi un appuntamento per un consulto; quando arrivò mi raccontò la sua precedente esperienza con un astrologo (?), esperienza che l’aveva talmente traumatizzata da dover ricorrere sia a farmaci sia a un supporto psicologico.
Era infatti andata da questo intelligentone per il Tema dell’anno, la Rivoluzione Solare. Questi le disse che se non si fosse spostata per il giorno del compleanno avrebbe visto morire suo marito oppure un suo genitore o la figlia, magari in un brutto incidente, quindi sarebbe dovuta andare non so dove per allontanare da sé questi tremendi influssi, e che se non l’avesse fatto – le urlò letteralmente in faccia – sarebbe stata la causa di questa tragedia familiare e che lei si sarebbe dimostrata una senza cuore, che pensava solo a se stessa ecc., ecc.
Questa signora rimase ovviamente scioccata, anzi, terrorizzata. Non si spostò anche perché stette male tutto l’anno: farmaci e supporto psicologico, come detto. Risultato? Non accadde niente di tutto quello “predetto” dall’intelligentone. O meglio, accadde sì perché questa persona visse un anno da incubo.

Fu una sua amica, mia cliente, che nonostante la sua ritrosia e soprattutto paura – ci credo! – la indirizzò da me per vedere se potevo rimettere i “cocci” a posto, ridarle fiducia; parlammo molto, le spiegai cos’era e cosa non era l’astrologia; parlammo ovviamente del suo Tema natale letto anche dal lato dell’Astrologia dell’Anima; cercai di farle capire alcune importanti questioni legate all’astrologia, al destino, al libero arbitrio. Insomma, piano piano riuscimmo, insieme, a rimettere un po’ in sesto la situazione. Ma non fu facile.

Ovviamente i superbi e i sapientoni di cui sopra te li ritrovi dappertutto; ecco uno stralcio di scambio di battute via mail che ebbi con un tizio:
«Lei usa le Parti Arabe? Ma se non funzionano!»
«Ah, perché lei le ha studiate?»
«Studiate? No. Però ho sentito dire che sono tutte sciocchezze, mi meraviglio che uno serio come lei le usi.»
Fate un po’ voi.

C’è da dire poi che con l’avvento della Rete la situazione è oltremodo peggiorata. Per carità, niente contro Internet, è ovvio, solo che il mezzo ha dato la stura a frotte di sapientoni sotto l’effetto Dunning-Kruger che si mettono a trattare di astrologia (?) creando masse di fruitori imbevuti – certo non per colpa loro – delle più strampalate, bizzarre e sbagliate idee sulla materia, come si può leggere da questi esempi di domande arrivatemi:
«È vero quello che dice [nome dell’astrologo] che la quadratura di Marte con Plutone porta all’omosessualità? Io ce l’ho nel mio tema però non mi sento così. Che dice? Lo diventerò?»
«Vorrei tanto avere dei figli ma ho letto in un blog che chi ha Saturno in quinta casa non li avrà e se anche riuscisse ad averli sarebbe solo una cattiva madre. Secondo lei è vero?»

Ora io mi chiedo: ma come si può andare avanti così? Qui bisogna mettere un freno, bisogna fare qualcosa. Non se ne può più. Purtroppo penso che la lotta sia persa in partenza: è una lotta impari, sono troppi i barbari ignoranti là fuori e ogni giorno aumentano a dismisura. E così aumenta anche lo sconforto che poi si trasforma in rabbia. E diminuisce la pazienza: e io dico sempre che dove finisce la pazienza cominciano le pallottole; ma se non vuoi arrivare a questo estremo? Qual è la soluzione? Forse prendersi una camomilla. Meglio due.
Ma intanto, come diceva Dalla, i sacchi di sabbia vicino alla finestra li ho già messi.


Foto da: https://addictedtohorrormovies.com

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