Un caso clinico: la paralisi di Bell

Un caso clinico: la paralisi di Bell
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Tratto dal mio e-book “Nel segno della salute. Guida alla decifrazione dell’oroscopo in chiave medica”.

Definizione, cause, sintomi
Paralisi del nervo facciale (VII nervo cranico) pare dovuta a un virus (herpes simplex), ma la causa precisa non è certa. Venne descritta per la prima volta nel 1821 dal medico e anatomista scozzese Charles Bell (1774-1842).
Il sintomo più evidente è la paralisi dei muscoli facciali, la difficoltà di chiudere l’occhio con problemi legati alla sua secchezza. La metà del viso colpita si atteggia a una smorfia (asimmetria della faccia, digrignamento dei denti). Spesso il danno rientra da sé dopo qualche tempo (in minima percentuale possono rimanere tracce della paralisi). A volte sono invece necessarie delle cure (farmaci cortisonici, antivirali, massaggi) e nei casi estremi, con compromissione traumatica del nervo, l’intervento chirurgico.

Riferimenti astrologici
Mercurio e Urano come nervi, Nettuno e Plutone come infezioni e virus, Saturno come contrazione ma anche Marte come infiammazione. Ovviamente l’Ariete (testa, viso, Marte), i Gemelli e la Vergine (Mercurio) e l’Acquario (Urano).
Troppe le tracce astrologiche da seguire? Certo, e tuttavia non possiamo esimerci dal prenderle in considerazione tutte.
Non solo. Ci aggiungerei anche la Luna che come rappresentante anche dell’espressione del viso è spesso in posizione forte, preminente o legata direttamente o indirettamente a Marte o Urano.
Ovviamente gli intrecci, gli scambi, i rapporti fra questi elementi saranno, nei vari Temi, molteplici e compositi, così possiamo avere (casi reali) il Tema con la Luna al Medio Cielo in aspetto a Urano e con Mercurio congiunto a Plutone; un altro dove Plutone è all’Ascendente e la Luna è congiunta a Urano o in aspetto a Nettuno; un altro ancora con la Luna quadrata a Urano e con Marte congiunto a Nettuno.

Esempio
Si tratta di un soggetto femminile che nel maggio 2013 si è svegliato al mattino con la metà sinistra del viso contratta, dolore all’orecchio interno e alla mandibola, la palpebra abbassata e difficoltà a chiudere l’occhio. Una cura cortisonica (antinfiammatori steroidei), l’utilizzo di lacrime artificiali, una terapia fisica mirata e il riposo hanno permesso in cinque-sei mesi di riprendersi da questo disturbo.

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Osservando il Tema natale notiamo una Luna al Medio Cielo in quadratura a Venere e a Urano e opposta a Nettuno. Il fatto che la Luna sia in quadratura a Venere in Acquario e contemporaneamente in quadratura a Urano signore dell’Acquario ci orienta su possibili disturbi a livello delle strutture nervose, disturbi circolatori e metabolici, sterilità, così come sull’eventualità di interventi di chirurgia (Urano) estetica (Venere) dovuti ai più svariati motivi e non necessariamente per migliorare il proprio aspetto.
L’opposizione Luna-Nettuno la leghiamo a un disturbo che è già presente nella vita del soggetto e cioè la difficoltà a prendere sonno, ad avere un sonno normale, tranquillo.

La figura geometrica che si crea unendo questi quattro astri, cioè un grande quadrato, indica tensione, una tensione certo attiva, una grande forza nervosa, una grande carica lavorativa, ma anche, e per questo, una facilità a scaricarsi rapidamente in special modo quando decade o viene mortificato lo stimolo che ha attivato la tensione muscolare e nervosa.
È poi una figura che indica difesa ovvero il chiudersi in difesa per vari motivi ma tutti spesso ricollegabili alla paura; anche, difendere la propria privacy, le proprie idee, la propria visione del mondo; difendere però anche se stessi dagli altri, difendere la propria intimità.
Dal punto di vista psicofisico questa configurazione indica lo sforzo che l’organismo fa per continuamente sostenersi, per resistere; andica altresì una “ferita aperta” legata al rapporto coi genitori.
Da notare che Luna e Nettuno, oltre a far parte del grande quadrato, sono anche due degli elementi che vanno a formare quella figura “ad aquilone” che qui vediamo e i cui altri componenti sono Giove e Sole; questa figura geometrica viene spesso interpretata come un elemento di buon senso, e in effetti lo è; tuttavia è anch’essa indice di tensione, seppur di stampo diverso rispetto a quella espressa dalla precedente configurazione.
Questa figura, che qui abbiamo chiamata “ad aquilone” per la sua evidente forma geometrica, potremmo altresì chiamarla, sempre per il suo disegno, “a balestra carica”, ricordando infatti la micidiale arma che sembra un incrocio tra un arco e un fucile.

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Così come la balestra è un’arma, così la figura astrologica a cui assomiglia rappresenta un elemento di attacco, una configurazione che la persona usa per farsi valere, per asserirsi.
Ma a nulla servirebbe quest’arma se non ci fosse la freccia inserita e armata.
Nel nostro caso la freccia è rappresentata dall’opposizione Luna-Nettuno, con Nettuno che ne è la punta micidiale diretta verso il bersaglio e la Luna che rappresenta il congegno di scatto della freccia.
Possiamo dire che la Luna fa scattare Nettuno.

Certo è che pensando a un’arma viene più facile pensare a un Marte oppure a un Sole che non a Luna e Nettuno. Che tipo di arma sarà mai una Luna-Nettuno? Un’arma meno micidiale? Un’arma poco attiva e reattiva?
Diciamo che è un’arma che segue i moti dell’animo, che viene agita da pressioni emotive.
Se vediamo la Luna (il congegno che fa scattare la freccia) come elemento legato alla causa e Nettuno (la punta della freccia scagliata sul bersaglio) come elemento legato all’effetto, possiamo capire come la causa che fa scattare la freccia sia di natura “lunare” cioè emotiva: nei momenti nei quali la persona sente che qualcosa non va, che qualcosa sta attentando alla sua libertà e soprattutto al suo spazio ecco che inconsciamente il suo corpo reagisce manifestando disturbi che non trovano, tra i medici, una diagnosi precisa (Nettuno), spesso delle infezioni (Nettuno), esprimendo la persona un malessere generale e generalizzato che prende le forme più svariate; questa è infatti una persona che, patologicamente parlando, ha sempre qualcosa; non che sia ipocondriaca come si potrebbe pensare, ché non si preoccupa né esalta o ostenta i propri disturbi: semplicemente ce li ha (o almeno dice di averli).
La paralisi che le è capitata può quindi essere legata sì a fenomeni infettivi ma partiti o supportati da questo terreno emotivo.

Il fatto poi di avere nello stesso Tema sia un grande quadrato sia un aquilone (o balestra) ci dice come il soggetto viva sotto una tensione che magari all’esterno non traspare ma che si muove e si agita al suo interno creando un terreno favorevole a esaurimenti, cadute repentine del tono vitale, infezioni, ma anche pericolose iperattività sia fisiche sia mentali che rischiano di bruciare in poco tempo l’energia psicofisica del soggetto.

Per quanto riguarda la Parte di Malattia questa cade a 23° 46’ Leone, quindi rappresentata dal Sole che tra gli altri aspetti nei quali è coinvolto è anche congiunto alla Luna Nera e in quinconce a Urano: questa condizione solare la si può leggere come indicatrice di disturbi particolari o strani, a volte, in casi estremi, di disturbi della personalità. Ovviamente ci parlerà anche di problemi osteo-articolari, dolori artritici (Sole in Capricorno) e di problemi cardio-circolatori, tutti disturbi che il soggetto non si fa mancare.

Il legame poi del Sole con gli altri pianeti formanti la configurazione “a balestra carica” ci dice come i problemi di salute che affliggono la persona facciano parte delle armi messe in campo dal soggetto stesso per asserire il proprio spazio, la propria presenza ma anche la propria autorità, indipendenza e autosufficienza, come se volesse dire: «Sto male, ma hai visto come sono forte e sopporto tutto senza lagnarmi?».
Il fatto che il Sole, in quanto rappresentante della Parte di Malattia, sia qui il governatore dell’Ascendente (il fisico), può comunque dar ragione se non di tutti almeno di una parte dei disturbi lamentati dalla persona.

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