Charles Vouga 1889-1963

Charles Vouga 1889-1963
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Oggi ricorrono i centotrenta anni dalla nascita di Charles Vouga, astrologo innovativo e pensatore originale. Era nato il 22 giugno 1889 alle ore 22.00 a New York da padre svizzero e madre inglese.

I genitori si divisero presto e lui passò l’infanzia e l’adolescenza a Ginevra, in Svizzera, nella famiglia del padre. Negli anni ’30 ritornò negli Stati Uniti, a Washington. Lì si pagò da vivere tenendo lezioni di francese. Nel frattempo si avvicinò alle idee teosofico-esoteriche di Alice Bailey[1]. Da qui il passo verso l’astrologia fu breve, anche perché favorito dal “destino”: un giorno per ripararsi dalla pioggia si mise a ridosso di una porta sotto un piccolo tetto; sentendo delle voci che arrivavano dall’interno socchiuse la porta e si ritrovò in una sala dove qualcuno stava tenendo una conferenza di astrologia; aspettando che smettesse di piovere si mise in fondo alla sala ad ascoltare: rimase folgorato da ciò che stava sentendo.

Da lì iniziò il suo viaggio di astrologo e soprattutto di studioso dei meccanismi celesti, del destino, della psiche e della coscienza umana studiando matematica, astronomia, scienze esoteriche. Collaborò anche con una medium che gli trasmise per anni i messaggi del suo maestro spirituale – che per inciso, letto il suo Tema natale con l’astrologia dell’anima, era rappresentato da Giove.

Col tempo produsse una propria teoria astrologica che lega il cielo all’evoluzione della coscienza personale e in cui entrano come elementi principali i tre pianeti moderni, Urano, Nettuno e Plutone; soprattutto quest’ultimo, scoperto da poco, diverrà il suo campo principale d’indagine: fu lui a “scoprire” che il ruolo di Putone è quello di portare fuori, alla luce, ciò che si trova nella nostra “cantina”.
Curiosità: Vouga dava a Plutone il domicilio in Pesci.

Negli anni ’50 rientrò in Europa tenendo conferenze in varie città. A Parigi, nel 1954, l’incontro del destino: conosce l’astrologa Germaine Holley[2] che diverrà la sua compagna e che lo spronerà a scrivere l’unico suo libro: “Astrologie Expérimentale. La Signification des Aspects majeurs et de leur puissance. Document I” (Chez l’Auteur, Lausanne, 1961, poi Éditions Traditionelles, 1963). Tutto ciò che di pubblicato abbiamo di Vouga lo si deve all’impegno di Germaine che con pazienza registrò e trascrisse le sue numerose conferenze. Ella divenne poi, dopo la morte di lui, la continuatrice degli studi e delle ricerche astrologico-spirituali che insieme avevano portato avanti.

Vouga morì a Vevey, Svizzera, il 21 maggio 1963.

Qui sotto il suo Tema natale.

Vouga

Come detto il suo Maestro Spirituale, seguendo le regole dell’astrologia dell’anima da me trovate, è rappresentato da Giove.
La sua anima invece proveniva dalla Luna, quindi un’anima predisposta allo studio dell’inconscio seppur questo approcciato con strumenti “razionali”: ciò dipende dal fatto che le anime che provengono dalla Luna sono sì, per loro natura, esperte dei moti dell’inconscio ma è come se ne avessero paura – ma è anche per questo che vengono fatte incarnare – come se, metaforicamente parlando, fossero dei bravissimi istruttori di nuoto che però temono l’acqua, quindi bravi a insegnare a nuotare ma incerti e talvolta paurosi quando si tratta di scendere loro in acqua: una contraddizione in termini? Ebbene sì.
Ma quest’anima è stata affidata a Giove, così che il tragitto che a quest’anima viene fatto fare, cioè dalla Luna a Giove per essere da quest’ultimo istruita, è un tragitto cancerino (Luna più Giove uguale Cancro visto che la prima ha lì il domicilio e il secondo l’esaltazione), e consideriamo che Vouga era del Cancro: ciò indica che a quest’anima è stata data la possibilità di “ripetere la classe” per poter meglio assimilare alcuni concetti e prendere dimestichezza con l’inconscio non solo personale: Giove è fiducia in se stesso e nelle proprie capacità.

E sarà un donna – Germaine – a supportarlo in questi studi e in questa ricerca, una donna la cui anima aveva anche lei Giove come Maestro Spirituale.
Gli incontri non sono mai casuali, ma qui viene da pensare a maggior ragione quasi Germaine fosse stata a sua insaputa una “agente del destino” messa sulla strada di Vouga dal suo Maestro Spirituale. Piace crederlo visto il grande contributo che insieme hanno dato all’astrologia. Quella vera.


[1] Alice Bailey nacque il 16 giugno 1880 alle ore 07.32 a Manchester, Gran Bretagna. Morì il 15 dicembre 1949 a New York, USA.
[2] Germaine Holley nacque l’8 ottobre 1904 alle ore 18.00 a Besançon, Francia. Morì il 7 febbraio 1995.

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