Informazioni Storiche (5)

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La più antica rappresentazione figurata di uno zodiaco si trova sul soffitto del portico del tempio del dio Khnum (dio dalla testa di ariete), a nord-est di Esna (Ta-Senet per gli Egizi; Latopolis per i Greci), in Egitto, e risale al 200 a.C.
Venne costruito sotto il regno di Tolomeo III Evergete (284 – 222 a.C.).

Purtroppo il tempio venne distrutto nel 1843. Alcune immagini dello zodiaco, che si sviluppa con forma rettangolare, sono però visibili nell’opera “Description de l’Égypt” (2° ed., Panckoucke, Paris 1820, vol. 1, p. 166, tav. 79), monumentale lavoro in più volumi conseguente alla spedizione napoleonica in Egitto.

Tolomeo III Evergete (“benefattore”) era marito della famosa regina Berenice II. La leggenda dice che la costellazione conosciuta come “Chioma di Berenice” prese il nome proprio da questa regina: si racconta che ella, non vedendo tornare il suo sposo dalla guerra (terza guerra siriaca, 246 a.C.), fece voto che se fosse ritornato sano e salvo avrebbe sacrificato la sua bella capigliatura agli dèi.

E così fu. Tolomeo III ritornò a casa. Subito Berenice tagliò la sua sua chioma e la pose nel tempio di Afrodite.
Ma il giorno dopo questa era sparita.
Si pensò ovviamente a un furto, ma l’astrologo Conone di Samo [1], indicando al re un gruppo di stelle vicino alla costellazione del Leone, disse che la bella capigliatura di Berenice era stata assunta in cielo; quel gruppo di stelle erano proprio i capelli della regina che gli déi avevano benevolmente accolti. Nata quindi in quel momento a opera dell’astrologo Conone, la nuova costellazione prese il nome di “Chioma di Berenice”.

Non venne però mai considerata una costellazione a sé, dipendendo dal Leone. Lo divenne “ufficialmente” solo nel 1551 a opera del cartografo olandese Gerardus Mercator (Gerhard Kremer, 1512 – 1594). Fu poi l’astronomo danese Tycho Brahe (1546 – 1601) che inserendola nel suo catalogo stellare (pubblicato postumo da Johannes Kepler nel 1602-1603) le diede definitiva collocazione.

La costellazione può essere vista a nord-est di quella del Leone tra marzo e agosto. La “Chioma” ospita anche due sistemi planetari.


[1]Conone di Samo (280 – 220 a.C.), matematico, astronomo e astrologo, amico di Archimede, fu un rinomato ricercatore e studioso e un diligente osservatore e catalogatore di fenomeni celesti. Famosi i suoi studi sulle eclissi solari. Scrisse anche un’opera in sette volumi dal titolo “De Astrologia”, purtroppo non pervenutaci.

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